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mercoledì 13 ottobre 2010

Intervista a Jake Scott, regista di Welcome to the Rileys

Abbiamo letto molto di Kristen Stewart e di ‘Welcome to the Rileys’, poco sappiamo del regista Jake Scott. Questa è un’intervista che lui ha rilasciato a Twilight-Belgium.


D. Qual è il soggetto del film? Come ha potuto realizzare il progetto e come avete scelto gli interpreti?


R. E’ la storia di un uomo che arriva ad elaborare il lutto per la perdita della figlia grazie ad un incontro fortuito con una giovane spogliarellista. Il film parla della necessità di imparare a convivere con le ‘forze incontrollabili’ che reggono l’esistenza.


Ho incontrato James Gandolfini abbastanza presto e ci sono voluti solo alcuni minuti per convincermi che era l’attore ideale per dare corpo a Doug Riley. Ero stato colpito dall’interpretazione di Kristen Stewart in ‘Into the Wild’ di Sean Penn e non appena ha varcato la soglia della mia porta, la scelta era fatta. Il casting per Lois è stato invece più complicato. Per me Melissa Leo era una candidata eccellente, ma chi finanziava il film voleva un’attrice più ‘nota’. Abbiamo quindi optato per un’altra attrice che però ha dovuto ritirarsi dal progetto solo tre settimane prima dell’inizio delle riprese. La prestazione di Melissa in ‘Frozen River’ di Courtney Hunt aveva appena ricevuto molte attenzioni e molti elogi, ho quindi riproposto il nome e questa volta è stato accettato.


Michael Costigan (presidente della casa di produzione di Ridley e Tom Scott) sapeva che cercavo un progetto centrato su dei personaggi forti e mi ha passato questa sceneggiatura. Ken Hixon (‘Colpevole d’omicidio’) aveva elaborato la storia senza pensare a nessun attore in particolare. Era molto coinvolto dai personaggi ed ha collaborato con piacere al casting. La sceneggiatura è piaciuta a Steven Zaillian che ci ha sostenuto nella ricerca dei finanziamenti. Dopo alcuni fallimenti, abbiamo infine incontrato Gianni Agnelli e Scott Bloom della Argonaut Pictures che hanno accettato di lanciarsi nell’avventura.

D. Quanto tempo sono durate le riprese?


R. 28 giorni, nell’autunno 2008.


D. Qual è la scena che le è piaciuto di più girare?


R. Quella in cui Lois incontra Mallory per la prima volta: i tre personaggi principali sono finalmente insieme.


D. Ha un aneddoto significativo sulle riprese?


R. Giravamo a New Orleans, nel quartiere di Bywater, situato tra il Quartiere Francese e il Nono Distretto, quello che è stato distrutto dall’uragano Katrina. Erano le due di mattina e le notte era stata lunga. Eravamo su di una piattaforma mobile e stavamo girando una scena intensa tra Doug a Mallory. Come sempre succede a New Orleans, c’era ancora molta gente in giro a quell’ora. Avvicinandoci a una stazione di servizio abbiamo notato dei lampeggianti e una folla riunita sotto una luce accecante. Un silenzio di morte accompagnava la scena. Improvvisamente abbiamo visto qualcosa di orribile: un giovane uomo era in ginocchio con la testa appoggiata al pavimento, in uno strano atteggiamento di sottomissione, e un poliziotto gli puntava addosso la sua arma. A prima vista poteva sembrare un arresto, fino a quando abbiamo notato un’enorme macchia di sangue intorno alla testa dell’adolescente. Un poco più lontano, un uomo giaceva steso davanti alla cabina della stazione, e c’era del sangue sul muro dietro di lui. In un attimo di glaciale ironia, i curiosi e i poliziotti si sono girati per guardare il nostro mezzo che passava davanti a loro, pieno di proiettori e macchine da presa, mentre noi li fissavamo stupefatti. Abbiamo saputo in seguito che i due ragazzi avevano fumato del crack tagliato con della formaldeide che li aveva resi così aggressivi e arrabbiati da sfondarsi da soli la testa sull’asfalto. In quella notte tragica il limite tra finzione e realtà era scomparso.

D. Quali sono state le maggiori difficoltà durante le riprese?


R. Ci tenevamo a girare nei luoghi veri per ottenere un film più autentico, ma il rumore dei claxon dei treni merci e dei battelli sul Mississipi erano incessanti! Li si sente ovunque nel film: un rumore di fondo ineguagliabile, che James commenta anche sullo schermo, nella scena della notte con Kristen. Ma questi rumori si sono rivelati particolarmente fastidiosi una notte in cui avevo deciso di rigirare una certa scena tra Melissa e James: l’abbiamo concluso in mezzo a sirene e lampeggianti dei pompieri. Ecco che sono le ‘forze incontrollabili’!. Ma sono anche le cose che rendono eccitante l’avventura.


D. Che cosa sperate che si porti a casa il pubblico?


R. Della speranza.

Fonte: Twilight Italia

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